Il titolo, realizzato dal team milanese Reply Game Studios, è dal 20 settembre disponibile in tutti i game store fisici e online ed è compatibile con le console di ultima generazione e PC. Dopo aver provato il Devil May Cry all’italiana, vi diciamo che cosa ce ne pare.
La trama di Soulstice
Dopo una lunga attesa che ha tenuto gli appassionati di videogame con il fiato sospeso, possiamo finalmente provare Soulstice. Il gioco è stato più volte definito come un dark fantasy divertente proprio perché combina trama e animazioni ispirate ai manga giapponesi ad elementi di game design e di meccaniche di gioco totalmente uniche e innovative. La storia comincia a Keidas, un regno che funge da intermezzo tra il mondo reale e quello spirituale. Il mantenimento dell’ordine e della corretta divisione tra i due mondi è affidato alle Chimere, entità costituite dalla fusione delle anime di due persone. Al giocatore viene assegnato il controllo proprio di una Chimera, fusione tra le anime delle due sorelle Briar e Lute, il cui compito è quello di intervenire in caso di squarci che compromettono la separazione tra i due mondi. Nemmeno a dirlo, questi squarci causano la trasformazione di esseri umani e animali in entità folli e deformi, che il giocatore dovrà distruggere a suon di lama. Insomma, una trama che può inizialmente sembrare piuttosto scontata, rinvenibile anche sulle slot machine a tema adventure giapponesi di NetBet ma che è in grado di regalare continui colpi di scena inaspettati e imprevedibili.
Le meccaniche di gioco
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La caratteristica più interessante di Soulstice è quella di non essere un gioco “semplice”. Il direttore creativo del titolo, Fabio Pagetti, ha spiegato infatti come l’idea fosse quella di differenziare Soulstice dalla gran parte dei videogame presenti sul mercato attuale, caratterizzati da un’eccessiva semplicità che abbassa al minimo la curva di apprendimento del giocatore. Come potete intuire, Soulstice richiede un certo impegno per portare a termine le task richieste, ed è cosa rara al giorno d’oggi. Combattimento ed esplorazione la fanno da padroni all’interno del videogioco, e le meccaniche di lotta ricordano effettivamente molti titoli hack ‘n slash come Devil May Cry o Kingdom Hearts, o addirittura altri titoli indie. Ma come abbiamo già detto, non è opportuno produrre questo tipo di confronti e paragoni, dal momento che Soulstice intende essere un’alternativa unica nel suo genere. Le armi, principalmente spade, non permettono una grande varietà di combo, eppure le dinamiche di combattimento risultano essere assolutamente piacevoli e coinvolgenti, premiando soprattutto la velocità e la precisione del giocatore.
Soulstice….sarà un successo?
Siamo abbastanza sicuri che gli amanti dei videogame action sapranno sicuramente apprezzare Soulstice. Questo viene spesso presentato come un mosaico di elementi triti e ritriti del panorama del gaming mondiale, ma che invece a noi è sembrato un videogioco assolutamente innovativo, dalle grafiche spettacolari e dal game design unico. Se aggiungiamo il fatto che si tratta di un videogame 100% made in Italy, non possiamo che esserne soddisfatti.
Dal momento in cui imbraccerete la spada di Briar sarete folgorati dall’adrenalina. Sebbene lo storytelling del titolo potrebbe sembrare ai più banale, vi assicuriamo che potete aspettarvi ricchi e inaspettati colpi di scena in grado di rendere la storia sempre più coinvolgente e mozzafiato.
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